UN FILM, UNA STORIA VERA
La storia del musicista fiorentino Mario Castelnuovo Tedesco
FIRENZE PRATO EMPOLI PISA MILANO
1895
NASCE A FIRENZE IL 3 APRILE

1924
è UN COMPOSITORE AFFERMATO

1938
PROMULGAZIONE DELLE PRIME LEGGI RAZZIALI

1939
A luglio la fuga negli Stati Uniti
Luglio 1939. Il grande compositore fiorentino Mario Castelnuovo Tedesco fugge dall’Italia, insieme alla moglie Clara e ai due figli piccoli, per evitare le conseguenze delle leggi razziali fasciste: sarà accolto negli Stati Uniti d’America, in cui resterà, con la famiglia, fino alla sua morte (1968); farà ritorno in Italia solo sporadicamente. La musica e il buio racconta la vicenda di Castelnuovo Tedesco dai primi del 1938, quando la censura fascista inizia a vietare la trasmissione alla radio delle composizioni dei musicisti ebrei. Nel settembre del 1938, la promulgazione delle prime leggi razziali, che prevedono l’espulsione dei ragazzi ebrei da ogni scuola di ordine e grado, getta la famiglia di Castelnuovo Tedesco in un incubo: il compositore decide di lasciare l’Italia e inizia le pratiche per l’espatrio, che si rivelano essere lente e problematiche. Alla fine, superate varie difficoltà, Mario ottiene i documenti necessari e si separa dall’amatissima città natale. Accanto alle fasi cruciali di questo doloroso addio, La musica e il buio descrive le importanti amicizie e collaborazioni internazionali di Castelnuovo Tedesco e la ricchezza intellettuale del suo mondo, percorso assieme ai fratelli Ugo e Guido.
Sceneggiatura e regia: Costantino Maiani
Musica originale: Lorenzo Maiani
Mario, il compositore
Uno dei maggiori compositori del Novecento italiano; fu anche pianista e critico musicale. Allievo di Ildebrando Pizzetti. Negli anni ’30, all’apice della sua carriera, scriveva musica su commissione dei maggiori solisti internazionali; Toscanini dirigeva le sue composizioni in Europa e in America. Le leggi razziali lo costrinsero ad abbandonare l’Italia. Negli Stati Uniti d’America Mario riuscì a rifarsi una vita: la sua attività di compositore poté proseguire. Ma, come ricorda nell’autobiografia, l’espatrio fu un dolore incommensurabile: «Fu quasi uno strazio fisico, uno strappo, una mutilazione! Fu quasi la prova generale della morte.»
Clara, la moglie
È la coprotagonista del film. La sua famiglia d’origine possedeva, a Prato, un’importante industria laniera.
Con le tre sorelle – Paola, Nella e Piera – era proprietaria di una florida azienda agricola a Usigliano di Lari, nell’entroterra pisano. Donna dal carattere dolce, e al tempo stesso forte, sostenne senza esitazioni Mario nella scelta di lasciare l’Italia.



Un lungometraggio storico
Perché questo film?


Memoria
Coltivare la Memoria è uno degli obiettivi principali della mission di Ginevra Film: poiché, come ricorda Primo Levi, "Tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo."

Cultura
Un grande compositore, la sua città, le sue collaborazioni di altissimo livello: "La musica e il buio" fa rivivere la grande cultura di quel mondo, nella convinzione che solo la cultura può far crescere, oggi, la nostra società.

Didattica
Un film pensato per ogni tipo di pubblico, con una particolare attenzione per le nuove generazioni: le proiezioni nelle scuole saranno un aspetto fondamentale nella distribuzione de "La musica e il buio".
Qualcosa su noi
Chi siamo




Con il Patrocinio di
Call Us
39 340 48 32 390
Address
Via Colle Ramole, 31A - 50029 Impruneta (FI)
Email Us
quarto4spazio@gmail.com